
REVERSE AGING
REVERSE AGING: L’EFFETTO BENJAMIN BUTTON, AGGIUNGI VITA AI TUOI ANNI
DALLA SKIN LONGEVITY AL BIOHACKING (HACKERAGGIO DEL NOSTRO SISTEMA BIOLOGICO) TUTTE LE NUOVE FRONTIERE PER INVERTIRE L’INVECCHIAMENTO
“Secondo lo studio The Future of Dermatology (2022, Global Extrapolation of sociovision Europe/USA/CHINA) oltre due miliardi di persone hanno problemi di pelle, mentre recenti ricerche stimano che siano 620 milioni quelle che ricorrono a procedure estetiche. In Italia, sono 17 milioni gli italiani – indagine IPSOS su Aestethics Procedure and Treatments in Italy, rileva che sono il 46 % uomini e il 54% donne – che si rivolgono allo specialista per migliorare il proprio aspetto. 1 su 3 lo ha fatto negli ultimi mesi, mentre 1 su 2 ci sta già pensando. Che l’Italia, secondo paese più vecchio dopo il Giappone, abbia conquistato il primo posto per numero di trattamenti eseguiti non sorprende, tuttavia l’aver superato stati come il Brasile, patria della chirurgia plastica, porta a fare alcune considerazioni: prima di tutto esiste una moltitudine di persone che desidera migliorare la propria condizione estetica. Gli interventi più richiesti sono il laser (12%), la luce pulsata (10%), il peeling (9%), e l’acido ialuronico (7%). Tutti vogliono eliminare i segni del tempo o almeno mantenere il più a lungo possibile il proprio patrimonio di giovinezza. Non è una coincidenza che l’indagine di Nielsen IQ abbia proclamato il 2024 l’anno della skin longevity. Ma come si intreccia il concetto di longevità con la medicina estetica e le sue pratiche sempre più performanti? "La longevità si basa sulla lungimiranza", spiega Carlo Borriello, specialista in chirurgia maxillo-facciale e medico estetico, e key opinion leader di InMode, l’azienda che produce Morpheus8, la radiofrequenza frazionata ad aghi per il rimodellamento viso e corpo. "Entrando nel merito dei trattamenti, bisogna scegliere quelli supportati da un forte fondamento scientifico, davvero efficaci contro il decadimento cellulare. Come peeling, biorivitalizzazione ma anche quella radiofrequenza che scalda la cute in un certo modo, stimolandone la crescita naturale del collagene… (omiss.)
(cit. Elle, articolo di Barbara Pellegrini, pubblicato 04/03/2024)
La longevità cutanea è solo la parte visibile dell’invecchiamento, percettibile attraverso alcuni segni visibili come le rughe, tono della pelle e luminosità. Dipende dall’invecchiamento intrinseco che è causato dalla perdita di densità, di collagene ed elastina e da processi infiammatori dovuti alla perdita da parte delle cellule della capacità di rigenerarsi, a causa dell’ossidazione dovuta ai radicali liberi che colpiscono il DNA dei mitocondri. Quindi, in ogni caso, non si può parlare di invecchiamento cutaneo senza parlare di invecchiamento sistemico: la pelle per rimanere più giovane a lungo ha bisogno di una duplice strategia:
l’integrazione sistemica dall’interno ed un’azione esterna per intervenire sugli strati più superficiali con una skincare realizzata attraverso tecnologie di medicina estetica e rigenerativa senza bisturi, ad oggi efficaci come e più della chirurgia.
"Fino a poco tempo fa, il meglio che potevamo fare era rallentare l'invecchiamento. Nuove scoperte suggeriscono che ora possiamo invertire la tendenza attraverso la medicina rigenerativa", ha detto David A. Sinclair, autore del libro “Lifespan” (Longevità) A.O., Ph. D., professore presso il Dipartimento di Genetica e co-direttore del Paul F. Glenn Center for Biology of Aging Research presso la Harvard Medical School, nominato una delle 100 persone più influenti al mondo dalla rivista Time nel 2014 e, sempre secondo la stessa, una delle 50 persone più autorevole nel campo dell’assistenza sanitaria nel 2018.
Sinclair ritiene l’invecchiamento una malattia e come tale ritiene che possa essere curata. È convinto che ritardare ed invertire l’invecchiamento (reverse age) sarà il modo migliore per trattare le malattie del nostro tempo.
In qualche modo le cellule sanno che il corpo può resettarsi da solo, ha detto Sinclair, che pensa di attingere ad un antico sistema di rigenerazione che alcuni animali usano: quando si taglia la coda di una lucertola la coda ricrescerà, così come la coda di un pesce. Le sue scoperte sembrano indicare che ci sia una copia di back-up delle informazioni della giovinezza memorizzate nel nostro corpo. Con l’invecchiamento le cellule vengono spinte a dimenticare come funzionano, perdendo progressivamente informazioni. Se però possiamo attivare un interruttore di reset, possiamo allora ripristinare la capacità della cellula di funzionare correttamente ed attivare processi di riparazione del DNA. A questo punto avverrà quindi un reset del nostro orologio biologico e saremo di nuovo giovani, anche se di età avanzata; torneremo, poi, pian piano ad invecchiare di nuovo, fin quando ripeteremo da capo il processo.
È in questa nuova prospettiva che vanno inquadrate le tecnologie di medicina estetica di ultima generazione, così come gli ultimi ritrovati della scienza nel campo della medicina rigenerativa. L’interazione tra Morpheus8, Hydrafacial, Esosomi, Biodermogenesi, Diatermia, Emissione di flussi ionici positivi e negativi, Fotobiomodulazione (inserire link cliccabile di ogni trattamento), Biorivitalizzazione, è volta a rigenerare la matrice extracellulare; non ci si limita più a nutrirla come hanno sempre fatto fino ad ora le attuali metodiche, attraverso la veicolazione di collagene ed elastina esogeni. Oggi la sfida è nello stimolare la produzione propria di nuovi fibroblasti, la loro sintesi di collagene, elastina ed acido ialuronico di tipo reticolare. Ciascuna di queste metodiche è in grado di ottenere risultati eccellenti, ma il vero “risultato eclatante” accade quando sono tutte disponibili e tutte nelle mani di uno specialista per eccellenza del viso, come non ce n’è altri, come il chirurgo plastico, ancor meglio se ha un know-how ed un’esperienza estremamente approfondita.
Da tutto quanto sopra, risulta evidente che oggi per vedere risultati eccellenti e parlare addirittura di inversione dei processi di invecchiamento non è assolutamente indicato il ricorso alla chirurgia; ci si arriva in tempi brevi e senza bisturi, senza degenza e tempi di recupero attraverso queste metodiche di produzione indotta di collagene ed elastina endogeni.
Oggi la tecnologia più avanzata ci consente anche di vedere in maniera inequivocabile e dettagliata come sarà il nostro aspetto da qui a cinque anni, se utilizzeremo, oppure no quest’ultima frontiera di Reversal Aging, o anche solo l’estetica clinica tradizionale, che prevede l’apporto di nutrienti di tipo esogeno.
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- Qualità del poro
- Pigmentazione post infiammatoria
- Percentuale di idratazione cutanea
- Quantità e tipologie di rughe
- Grado di sensibilità cutanea
- Contaminazione batterica
- Ecodoppler della pelle
-Pigmentazione da sole, da età ed ormonale
- Danno al DNA dato da raggi UV
- Metabolismo cutaneo
- Proiezione all’invecchiamento cutaneo
- Età biologica della pelle.
Lo skin scanner permette di monitorare con assoluta precisione l’andamento del protocollo e i risultati raggiunti in ogni successivo follow-up
A che età cominciare? "Prima si comincia meglio è. Quando siamo giovani è più facile evitare l'entropia infiammatoria e impostare una buona vita".”
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